Tricomi | un’introduzione in 3 minuti

Tricomi | un’introduzione in 3 minuti

tricomi

Tricomi | un’introduzione in 3”

Proteggono la pianta che ne è ricoperta.
Ospitano la sintesi di cannabinoidi e terpeni
che poi immagazzinano sotto forma di resina.

I tricomi e la Cannabis

È qui che avvengono la sintesi e l’immagazzinamento dei cannabinoidi e dei terpeni, accumulando resina nelle teste. Un vasto gruppo di appendici epidermiche uni o multicellulari. Strutture vegetali classificate per origine, forma, funzione e tipo di secrezione. Proteggono le piante da stress leggeri, calore elevato e dall’eccessiva pressione degli erbivori. Sono inoltre segnalate altre funzioni come l’assorbimento dell’acqua attraverso la rugiada o la secrezione di sale.

La loro classificazione

Tutte le parti aeree della pianta di cannabis sono ricoperte di tricomi che si possono classificare in “ghiandolare” o “non ghiandolare“. I ghiandolari contengono più composti bioattivi/psicoattivi rispetto ai non ghiandolari. I tricomi ghiandolari si trovano su tutte le parti anatomiche delle piante eccetto l’ipocotile e il cotiledone, mentre quelli non ghiandolari si trovano su steli, foglie, piccioli, stipole, brattee e tepali. La classificazione dei tricomi ghiandolari si riferisce ai tratti morfologici e alla composizione della sostanza chimica secreta.

Nella cannabis si distinguono per dimensione tre tipi di tricomi ghiandolari: capitato-peduncolati, capitato-sessili e bulbosi. I primi si trovano nelle regioni fiorite, mentre i capitato-sessili e bulbosi sono ovunque tranne che sull’ipocotile e il cotiledone. I ghiandolari capitatati secernono metaboliti specializzati nella cavità di stoccaggio dell’olio sottocuticolare, invece che attraverso i pori formati nella cuticola. Le cellule escretrici secernono resina in una cavità sottocuticolare. Questa resina contiene alte concentrazioni di cannabinoidi. La biosintesi ottimale di cannabinoidi e terpeni nei tricomi ghiandolari è di fondamentale importanza per la qualità delle cime.

I tricomi in laboratorio

Per via della loro particolare funzione nella pianta, i tricomi sono di primaria importanza quando si parla di analisi dei cannabinoidi. La disomogeneità nella loro distribuzione sul fiore, ad esempio, può inficiare sull’analisi e far sì che campioni della stessa pianta diano risultati leggermente diversi; allo stesso modo un eccessivo sminuzzamento in una preventiva fase di omogeneizzazione durante la campionatura può portare a oscillazioni inattese nei valori. Spesso è difficile fare la scelta giusta ed è meglio lasciar fare al laboratorio, specie se si dispone di numerose campionature da dedicare all’analisi.

Nei laboratori solventless Ambra, La densità tricomica è un elemento di fondamentale importanza. In buona sostanza rappresenta quanti tricomi in rapporto alla superficie è possibile osservare sulla parte vegetale. Avrà un’incidenza di non poco conto sulla resa di una lavorazione. Parole d’ordine nella lavorazione: densità e ratio THC/CBD. Tra le altre sperimentazioni ad Ambra utilizziamo un processo di colofonia per separare la resina dalle capsule cerose, le teste, che la contengono. Pareti dei tricomi e cere restano conservati in cuscinetti che troveranno nuova vita e nuove applicazioni in laboratorio.

Desaulniers Brousseau V, Wu BS, MacPherson S, Morello V, Lefsrud M. Cannabinoids and Terpenes: How Production of Photo-Protectants Can Be Manipulated to Enhance Cannabis sativa L. Phytochemistry. Front Plant Sci. 2021;12:620021. Published 2021 May 31. doi:10.3389/fpls.2021.620021

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Analisi quantitativa dei fitocannabinoidi HPLC-UV

L’analisi dei cannabinoidi è fatta anche in HPLC-UV, ovvero in cromatografia liquida ad alta prestazione che permette di dividere due o più composti e di avere risultati precisi e tempestivi. Sappiamo bene che a volte, per avere delle analisi di questo tipo, potrebbe volerci un lasso di tempo abbastanza lungo.

 

L’obiettivo è quello di fornire una descrizione tempestiva e precisa del campione che riceviamo attraverso la determinazione di 12 cannabinoidi, più i valori di CBD, CBG, THC totali e la percentuale di umidità residua nel campione.

Analisi Diossine e PCB

Sostanze chimiche tossiche che persistono nell’ambiente e si accumulano nella catena alimentare.

L’esposizione a lungo termine causa una serie di effetti nocivi sul sistema nervoso, immunitario ed endocrino.

Analisi Idrocarburi Policiclici Aromatici

(IPA) Sono un ampio gruppo di composti organici, per lo più non volatili, che nell’aria indoor si trovano in parte in fase di vapore e in parte adsorbiti su particolato.

Le sorgenti principali sono le fonti di combustione.

Analisi Fenoli e Polifenoli

I polifenoli più diffusi in natura sono flavonoidi, tannini, lignine, antrachinoni e melanine.

Vengono prodotti da vegetali, batteri, funghi e animali. Molto importanti in ambito farmacologico e alimentare

Analisi Aflatossine

Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l’esposizione del consumatore tramite gli alimenti deve essere mantenuta quanto più bassa possibile.

Analisi Ocratossine

Le ocratossine sono un gruppo di metabolici strutturalmente correlati prodotti da alcuni Funghi; occasionalmente possono essere isolate anche da specie molto comuni come l’Aspergillus Niger.